Royal Academy of Culinary Arts di Amman

Royal Academy of Culinary Arts di Amman

Non si  ferma il ‘tour’ promozionale della cucina italiana, legato a interscambi culturali incentrati  in modo particolare sulle tradizioni enogastronomiche siciliane, portato avanti dallo chef Peppe Agliano, patron de “La Corte dei Mangioni”, che dopo la trasferta estera in Ucraina, per dare lustro  alla pasta nostrana nei mercati della città cosmopolita di Kiev, è volato in Giordania nei giorni scorsi, dove da mercoledì 5 febbraio fino a martedì 11 è stato ospite di una nuova azienda di catering che avvierà un progetto per la divulgazione della cucina italiana ad Amman. Un’esperienza importante, che si aggiunge alle altre prestigiose vissute ormai da diversi anni dallo chef siciliano, che ricopre l’incarico di Prefetto per l’area cucina innovativa tradizionale nell’ambito dell’Accademia italiana di gastronomia storica e gastrosofia. “Sono stato ospite a pranzo e a cena della Royal Academy of Culinary Arts di Amman – dice Agliano - il cui direttore ha voluto mostrarmi la realtà scolastica degli alunni; si tratta di una scuola di alto livello, assolutamente innovativa, voluta dal Re di Giordania che la sovvenziona fin dall’insediamento, nel 2008, e che vanta l’iscrizione di 200 allievi.

E’ l’Università più evoluta del posto e per me ha rappresentato un’occasione per mostrare uno spaccato della sicilianità in un ambiente nuovo, per un confronto e un intercambio con alunni e professori di cui ho potuto testare il livello professionale. Mi hanno molto ben impressionato; accompagnato dal preside ho visitato le aule e verificato la loro didattica e alla fine ho preso parte a un evento stellato riservato a rappresentanti delle istituzioni, dell’Unicef e diplomatici, che hanno assaggiato la nostra cucina e un menù tutto mio: dal crudo di pesce al cous cous, alla zuppa di aragosta”.

La visita ha compreso anche una tappa ai mercati del pesce, per conoscere i loro prodotti e la loro cultura tipica e più tradizionale pur se di prodotti poveri. L’intento è stato quello di aprire ponti importanti grazie all’interesse ampiamente mostrato per la cucina italiana. “Amman è una città evoluta dove vige un grande rispetto per l’ambiente – aggiunge lo chef Agliano - e dove la religione è vissuta con uno spirito che merita grande rispetto, e che spesso non ci viene raccontata fedelmente, nel modo più corretto. Sono rimasto colpito perché dal vivo tutto assume un altro significato. E’ troppo facile parlar male di ciò che non si conosce. Torno da un luogo che affascina, e che ritengo sia da conoscere per poter essere apprezzato. Felice di questo gemellaggio che preannuncia importanti progetti di collaborazione”.

 

Jana Cardinale